Proseguendo le riflessioni elaborate nel corso dell’incontro “Pensare e tutelare l’immateriale: una riforma mancata” (28 novembre 2016) ci si vuole interrogare sullo stato dell’arte nel MIBACT del patrimonio demoetnoantropologico (DEA) al quale la riforma Bonisoli ha inferto un colpo micidiale penalizzandolo in maniera inammissibile. Quale destino si prefigura oggi per il patrimonio DEA in Italia se si continua a ignorare la dimensione immateriale della tutela, se si aboliscono gli Istituti centrali preposti, se non si completa l’assunzione di professionisti, se non si nomina infine un Comitato tecnico-scientifico di settore?
27 settembre 2019, ore 15:00
Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (ICDe)
Piazza Guglielmo Marconi 10, Roma
Partecipano:
Alessandra Broccolini
Docente Università Roma Sapienza e Presidente Società italiana dei beni demoetnoantropologici, dei musei e del patrimonio culturale materiale e immateriale-SIMBDEA Fabio Dei Docente Università di Pisa, membro Consiglio scientifico ICDE
Francesco Faeta
Docente Università di Messina, membro della Commissione Unesco Italia
Vito Lattanzi
Direzione generale musei
Ferdinando Mirizzi
Docente Università degli studi della Basilicata, Presidente Società italiana antropologi culturali-SIAC, membro Consiglio scientifico ICDE
Giovanni Pizza
Docente e Direttore della Scuola di specializzazione DEA Università Perugia
Pino Schirripa
Docente e Direttore della Scuola di specializzazione DEA Università Roma Sapienza
Leandro Ventura
Direttore Servizio VI della Direzione Generale ABAP MIBAC, Direttore Istituto centrale per la demoetnoantropologia-ICDE
Introduce:
Rita Paris
Presidente Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli
Coordina:
Paola Elisabetta Simeoni
Consiglio direttivo Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli
Segue dibattito