Nella seduta del 25 gennaio 2016, il Direttivo dell’Associazione Bianchi Bandinelli, esaminato l’ampio numero di segnalazioni pervenute alla casella del Premio, ha deliberato all’unanimità di conferire il Premio Ranuccio Bianchi Bandinelli 2015 in forma congiunta a Tommaso Lussu, presidente dell’Associazione Casa Lussu e all’Associazione Giovanni Secco Suardo per l’Archivio Storico Nazionale e la Banca Dati dei Restauratori Italiani (ARSI).
Tommaso Lussu, archeologo, dopo un periodo di attività come restauratore si è trasferito in Sardegna ad Armungia, piccolo paese in provincia di Cagliari, nella regione storica del Sarrabus Gerrei. L’Associazione Casa Lussu, da lui fondata, ha sede all’interno della storica residenza della famiglia di Emilio e Joyce Lussu: una casa a corte, edificio abitativo rurale caratteristico della Sardegna dell’ottocento. Presso quest’ultima, che ospita un museo storico dedicato alla memoria dei coniugi Lussu, l’associazione ha messo in opera un prezioso recupero di strumenti e pratiche della tessitura a mano con telai di legno, avviandone una nuova produzione e tenendo corsi di formazione. Casa Lussu ospita anche periodici incontri di studio sulla storia del Novecento ed esposizioni di opere contemporanee. Queste attività hanno dato un notevole contributo alla conservazione della memoria storica e allo sviluppo del piccolo paese di Armungia, tutelandone attivamente il patrimonio materiale e immateriale. Esprimono inoltre un metodo originale per “lo sviluppo di un economia dell’identità “, in un territorio di grande qualità storica e ambientale, ma in crisi demografica ed occupazionale.
L’Associazione Giovanni Secco Suardo ha costituito 20 anni fa, presso la sua sede storica di Lurano, l’ASRI – Archivio Storico Nazionale e Banca Dati dei Restauratori Italiani (RES.I) – con l’obiettivo di salvaguardare e mettere a disposizione della comunità degli studi il patrimonio di informazioni contenuto negli archivi professionali dei restauratori, raccogliendo documenti d’archivio, carteggi, rassegne stampa, riviste, fotografie, filmati relativi ad interventi di restauro. Presso l’Associazione Giovanni Secco Suardo si è così formato un corpus di materiali contenente fondamentali notizie relative alla storia conservativa del nostro patrimonio storicoartistico che in molti casi rischiavano di andare disperse. L’Associazione Giovanni Secco Suardo ha garantito la tutela e la fruizione della documentazione raccolta nell’ambito del progetto ASRI, anche quando – come negli ultimi anni – la progressiva riduzione delle risorse che ne sostenevano il lavoro ne ha fortemente ostacolato le attività. Col medesimo impegno ha continuato a sostenere nuove ricerche.