ANNALE n. 25 (2016): Una vita per il restauro: l’impegno di Giuseppe Basile
Annali dell’Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli
n. 26 – 2016
Una vita per il restauro: l’impegno di Giuseppe Basile
Atti del convegno tenuto a Roma il 10 dicembre 2014 con un’appendice di Testimonianze
a cura di Cettina Mangano, Sara Parca
Iacobelli, Roma 2016, p. 160
Sommario
Premessa
Cettina Mangano, Sara Parca
Presentazione
Maria AntonellaFusco
Indirizzo di saluto
Antonio Paolucci
Ricordo di Pippo Basile
Lucinia Speciale
Giuseppe Basile: l’impegno di un intellettuale militante
Claudio Gamba
Giuseppe Basile: l’insegnante e il maestro
Parte Prima
L’ATTIVITÀ PRESSO L’ISTITUTO SUPERIORE PER LA CONSERVAZIONE
E IL RESTAURO (ISCR)
Gisella Capponi
L’impegno di Giuseppe Basile nelle attività di restauro dell’ISCR
Emanuela Ozino Caligaris
Assisi, Basilica superiore di San Francesco: il Cantiere dell’Utopia
Maurizio Marabelli
Il mio collega e amico Giuseppe Basile
Francesca Capanna, Antonio Guglielmi
Il volto di Pippo Basile nella Cappella Scrovegni
Massimo Carboni
Filosofia della tutela del contemporaneo
Paola Iazurlo, Francesca Valentini
Il restauro del contemporaneo: continuità di un metodo
Fernando Ferrigno
In viaggio con Pippo
FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO, DIVULGAZIONE E CONSERVAZIONE
Donatella Cavezzali
L’impegno di Giuseppe Basile nella formazione: l’insegnamento della storia dell’arte nella scuola di restauro dell’Icr
Daila Radeglia
L’impegno di Giuseppe Basile nella formazione e nella divulgazione della cultura della conservazione – Il corso pilota di informazione sulla prevenzione dei danni per i manufatti storico-artistici e gli edifici di culto in cui vengono conservati
Alessandro Goppion
La ricollocazione dell’icona della Madonna della Clemenza e della Pace nella Basilica di Santa Maria in Trastevere
Pier Paolo Donati
Il corso sperimentale sulla conservazione e il restauro degli organi storici
Fabio Carapezza Guttuso
Il contributo di Giuseppe Basile per la tutela del patrimonio culturale da calamità naturali
Eliana Billi
Pippo Basile raccontato dagli allievi: l’insegnamento di Teoria e Storia del restauro alla Scuola di Specializzazione in Storia dell’arte della Sapienza
Parte terza
PER LA DIFFUSIONE DEL RESTAURO IN ITALIA E NEL MONDO
Lanfranco Secco Suardo
L’Archivio Storico Nazionale dei Restauratori Italiani
Licia Borrelli Vlad
L’impegno per la diffusione della teoria di Cesare Brandi
Stefania Randazzo, Jacopo Russo
L’Archivio Internazionale per la Storia e l’Attualità del Restauro per Cesare Brandi:
il restauro come cultura dall’utopia alla realtà
Parte Quarta
TESTIMONIANZE
Arcangeli Luciano
Bonsanti Giorgio
Carbonara Giovanni
Cinti Paola
Colalucci Gian Luigi
Costantino Michela
D’Amico Stefano
De Monte Gabriella
Emiliani Vittorio
Fernetti Fabio
Filippi Mara
Fusetti Sergio
Gagliano Ignazio
Giantomassi Carlo, Donatella Zari
Isman Fabio
Laurenzi Tabasso Marisa
Litteri Tiziana
Massa Sandro
Mercalli Marica
Mugayar Kühl Beatriz
Rinaldi Simona
Rubiu Vittorio
Scuderi Vincenzo
Varoli Piazza Rosalia
Premessa
Cettina Mangano, Sara Parca (Associazione Bianchi Bandinelli)
Questo volume raccoglie gli atti del convegno dedicato alla memoria di Giuseppe Basile (1942-2013), organizzato dall’Associazione Bianchi Ban- dinelli nella giornata del 10 dicembre del 2014, in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e l’Istituto Centrale per la Grafica.
Accanto agli interventi dei relatori, in appendice vengono pubblicate alcune testimonianze di amici, colleghi e allievi che a loro volta contribu- iscono a ricostruire, sia pure parzialmente, la vasta rete di relazioni per- sonali e professionali tessuta da Pippo – così lo chiamavano i suoi amici – nel corso di un’esistenza dedicata con passione e serietà al Patrimonio Culturale.
Di Giuseppe Basile, castelvetranese di esile aspetto ma robusta levatura intellettuale, emerge con tutta chiarezza il triplice ruolo che egli ha saputo assumere nella storia della cultura degli ultimi quarant’anni: anni di pro- fonde trasformazioni politiche e di difficili congiunture storiche, segnate da innumerevoli cambiamenti di Governo e da diverse riforme nell’ambi- to dei Beni Culturali. Ne viene ricordato infatti il ruolo di appassionato educatore dei giovani, dagli incarichi di insegnamento nelle scuole supe- riori a professore nella Scuola di Specializzazione in Storia dell’arte dell’U- niversità di Roma “La Sapienza” a docente presso l’Istituto Centrale per la Conservazione e il Restauro (ISCR): anni di semina instancabile, ottimi- sticamente protesa verso il futuro nonostante l’incertezza del presente. Si ricorda inoltre il suo impegno intrepido e rigoroso come funzionario dello Stato, dal 1976 al servizio dell’ISCR, alle prese con un lavoro che lo vedrà protagonista fino al collocamento a riposo nel 2009 (ma che, dal 1978 al 1988, non gli impedì di svolgere funzioni vicarie di storico dell’arte presso la Soprintendenza del Molise).
Quello che di certo è stato il suo contributo più grande alla storia della nostra cultura, infine, è la sua attività di regista del Restauro: allievo di Cesare Brandi a Palermo, laureato nel 1964, diverrà l’infaticabile apostolo della disciplina e del rigore critico e metodologico del suo maestro nel mondo, facendosi a sua volta propugnatore della traduzione della Teoria del Restauro in moltissime lingue, tra cui il giapponese, il cinese e l’arabo.
Non ci sfuggirà infine nell’operato di Basile il suo impegno pioneri- stico nel campo della promozione mediatica. Figlio del proprio tempo, egli come pochi altri suoi contemporanei ha saputo leggere e interpretare precocemente l’importanza e la necessità di raggiungere il pubblico attra- verso le tecnologie più avanzate della comunicazione di massa: la televi- sione, i documentari, le videoriprese informatiche, internet. Anticipando i tempi, ci ha trasmesso l’importanza del diritto alla cultura come diritto di cittadinanza.
Ed è in punta di piedi, invece, e quasi silenziosamente che ha porta- to avanti una delle sue ultime battaglie, questa volta in campo sociale e solidale, la fondazione del Museo dell’emigrazione a Lampedusa. Anche questa una storia intessuta di frammenti da ricollocare, questa volta però frammenti testimonianti vite spezzate in attesa di una “ricostruzione” o di un recupero alla memoria (biglietti, fotografie, documenti, utensili, scarpe…), per restituire dignità ai migranti annegati o sopravvissuti ma espulsi dalle autorità. Pippo è mancato ma il progetto, grazie alla semina, è in corso d’opera.
Ringraziamo Rosalia Varoli Piazza per il suo fondamentale contributo all’organizzazione del convegno. Desideriamo inoltre ringraziare Vita Ba- sile, protagonista discreta accanto al marito di tante battaglie culturali, che con pazienza ci ha accompagnato nella pubblicazione di questo volume.