La mappa, elaborata per l’associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli da Andrea Giura Longo e Monica Cerulli, utilizza lo studio Urban Atlas aggiornato al 2018 di Copernicus, il programma dell’Unione Europea di monitoraggio della Terra.
Il risultato più importante riguarda il territorio urbanizzato del Comune dell’Aquila, comprendente le superfici artificiali (artificial surfaces), che ammonta a ben 4.350 ettari (secondo una stima attendibile erano poco più di 3 mila prima del terremoto). La ricostruzione ha quindi accentuato molto la storica tendenza della città alla dispersione.
La drammatica conseguenza è una densità insediativa (69.439 abitanti/4.350 ettari) inferiore a 16 abitanti per ettaro. Una densità irrisoria, incompatibile con una decente condizione urbana.