Associazione Bianchi Bandinelli
Istituto di studi ricerche e formazione fondato da Giulio Carlo Argan
L’ITALIA DEI BENI CULTURALI.
FORMAZIONE SENZA LAVORO, LAVORO SENZA FORMAZIONE
Roma, 27 settembre 2012
giornata di riflessione, confronto, protesta e proposta
organizzata da
Associazione Bianchi Bandinelli
con l’adesione di
ABEI (Associazione delle Biblioteche Ecclesiastiche Italiane)
AIB (Associazione Italiana Biblioteche)
AICI (Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane)
AIDA (Associazione Italiana per la Documentazione Avanzata)
AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani)
AMICI DI CITTA’ DELLA SCIENZA
ANA (Associazione Nazionale Archeologi)
ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana)
ANISA (Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte)
ANMLI (Associazione Nazionale Musei Locali e Istituzionali)
ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici)
Archivio internazionale per la storia e l’attualità del restauro – Per Cesare Brandi
ARI (Associazione Restauratori d’Italia)
ASSOCIAZIONE AMICI DI CESARE BRANDI
ASSOCIAZIONE CULTURALE SILVIA DELL’ORSO
ASSOCIAZIONE PER L’ECONOMIA DELLA CULTURA
ASSOTECNICI (Associazione Nazionale dei Tecnici per la Tutela dei Beni Culturali, Ambientali e Paesaggistici)
ASSURBANISTI (Associazione nazionale urbanisti e pianificatori territoriali e ambientali)
COMITATO PER LA BELLEZZA
CONFEDERAZIONE NAZIONALE ARTIGIANATO – Unione Artistico e Tradizionale
ECCOM (Centro europeo per l’organizzazione e il management culturale)
EDDYBURG
FEDERCULTURE (Federazione Servizi Pubblici Cultura Turismo Sport Tempo Libero)
FORUM PA
IAML-Italia (Associazione Italiana delle Biblioteche, Archivi e Centri di documentazione musicale)
ICOM-Italia (International Council of Museums-Italia)
PATRIMONIOSOS
SIMBDEA (Associazione Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici)
(altre Associazioni stanno confermando in questi giorni)
PROGRAMMA
ore 9.00
Indirizzo di saluto e introduzione
Osvaldo Avallone (Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma)
Il lascito di Giuseppe Chiarante
(Associazione Bianchi Bandinelli)
ore 9.30
I sezione. Formazione come diritto non come condanna
Dal tuttologo all’iper-specialista: le false prospettive della formazione universitaria negli ultimi trent’anni
Marisa Dalai Emiliani (Associazione Bianchi Bandinelli)
L’offerta formativa del settore nell’Università italiana: un’indagine quantitativa
Federico De Martino (Associazione Bianchi Bandinelli)
L’istruzione professionale del settore di competenza regionale. Il caso dell’IFTS (Sistema dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) e degli ITS (Istituti Tecnici Superiori): una programmazione senza ratio
Sergio Vasarri (FORMEZ, Associazione Bianchi Bandinelli)
ore 11.00
Tavola Rotonda. Per un diverso rapporto formazione/lavoro. Le possibili garanzie del riconoscimento giuridico delle professioni per il Patrimonio
Introduce e coordina: Marisa Dalai Emiliani (Associazione Bianchi Bandinelli)
Intervengono:
Giovanni Carbonara (Direttore della Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti – Sapienza Università di Roma)
Annalisa Cicerchia (ISTAT-DCSA/UO e Associazione per l’Economia della Cultura)
Rosanna Cioffi (Presidente della Consulta Universitaria Nazionale degli Storici dell’Arte – CUNSTA)
Alessandro Simonicca (Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici – Sapienza Università di Roma)
Giuliano Volpe (Rettore dell’Università degli Studi di Foggia)
Paola Carucci (Sovrintendente Archivio storico della Presidenza della Repubblica – Vicepresidente ANAI)
Stefano Parise (Presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche – AIB)
Giovanna Martellotti (Conservazione Beni Culturali – CBC)
Giuseppe Lupoi (Presidente del Coordinamento Libere Associazioni Professionali – COLAP)
ore 13.00
Discussione
ore 14.30
II sezione. I diritti negati delle professioni per il patrimonio
Coordina: Anna Maria Visser (ICOM-Italia/ANMLI e Università degli Studi di Ferrara – MuSeC)
Le forme contrattuali del settore prima e dopo la “riforma Fornero”
Alberto Avio (Università degli Studi di Ferrara – Facoltà di Giurisprudenza)
Lavorare per i beni culturali: sbocchi professionali, modalità di accesso e paradossi del precariato
Claudio Gamba (Associazione Bianchi Bandinelli)
Lavorare per i beni culturali: un’inchiesta sulla professione di archeologo
Tsao Cevoli e Salvo Barrano (Associazione Nazionale Archeologi – ANA)
Storie e testimonianze di lavoro precario nel mondo dei beni culturali
Presentazione a cura dell’Associazione Bianchi Bandinelli
ore 16.30
Tavola Rotonda. Una strategia per il cambiamento è possibile?
Introduce e coordina: Daniele Lupo Jallà (International Council of Museums – ICOM)
Intervengono:
Rosanna Cappelli (Direttore area Musei e mostre ELECTA Mondadori)
Umberto Croppi (Giunta esecutiva di FEDERCULTURE)
Enzo Feliciani (Segretario nazionale UILPA-Beni e attività culturali)
Claudio Meloni (Coordinatore nazionale FPCGIL MiBAC)
On. Walter Tocci (VII Commissione della Camera dei Deputati)
Sen. Franco Asciutti (già Presidente VII Commissione del Senato della Repubblica)
Sen. Vincenzo Vita (Vice-presidente VII Commissione del Senato della Repubblica)
Ha assicurato la sua presenza:
Roberto Cecchi, Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività culturali
E’stato invitato:
Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
COMUNICATO STAMPA
L’Associazione “Ranuccio Bianchi Bandinelli” organizza il 27 settembre 2012 nella sede della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, in viale Castro Pretorio 105, una giornata di riflessione, confronto, protesta e proposta sulla situazione del lavoro nel mondo dei beni culturali. In Italia per le professioni del patrimonio culturale è vera emergenza: mentre l’Università da decenni rilascia a flusso continuo titoli di studio di primo, secondo e terzo livello, non di rado programmando percorsi formativi privi di sbocchi nel mercato del lavoro, la situazione occupazionale è caratterizzata da una drastica riduzione di personale tecnico-scientifico qualificato all’interno delle istituzioni per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione, a fronte di una proliferazione incontrollata di collaborazioni esterne difformi per durata, tipologia contrattuale, retribuzione. E i reiterati tagli di risorse disposti negli ultimi anni per fronteggiare la congiuntura economica tendono a spingere molti di questi lavoratori precari, senza diritti né tutele, verso la disoccupazione.
Eppure formazione, qualificazione e reclutamento degli addetti costituiscono uno dei nodi cruciali del sistema della tutela, nelle strutture statali come in quelle degli enti pubblici territoriali o gestite da privati, in particolare di quanti operano per il patrimonio pubblico. Solo affrontando responsabilmente la complessità e l’insieme di questi problemi diventa possibile dare piena attuazione all’articolo 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove la cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
Come è consuetudine dell’Associazione, il convegno si propone di coniugare tre aspetti: primo, fornire un quadro generale e documentato delle questioni; secondo, ascoltare, anche con il contributo delle Associazioni professionali, le testimonianze dirette di quegli archeologi, storici dell’arte, antropologi, restauratori, architetti conservatori, archivisti, bibliotecari che lavorano in condizioni di precariato intellettuale; terzo, invitare al confronto in due tavole rotonde – sulla formazione e sull’occupazione – esperti, responsabili politici e sindacali, soggetti pubblici e privati che dovrebbero fornire risposte organizzative e legislative, ma soprattutto regole certe per un lavoro qualificato a salvaguardia del patrimonio culturale.
Storie di precariato nei Beni Culturali
(archeologi, storici dell’arte, archivisti, bibliotecari, demoantropologi, restauratori, architetti conservatori)
Durante il convegno saranno presentate alcune delle numerose “storie di precariato” inviateci nel mese di giugno scorso. Vedi la scheda