Si presentano gli atti della tavola rotonda promossa il 5 marzo 2021 dall’Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli sul tema “Beni Culturali 2021. Istituti e professioni tra narrazione e realtà” per un necessario confronto con molteplici aspetti connessi con la tutela e la gestione del Patrimonio culturale e con un focus sugli aspetti logistici, sulla condizione del lavoro dei professionisti interni ed esterni che si è giovato di importanti contributi anche del mondo universitario, delle associazioni e di quello del libero-professionale a cui va il nostro ringraziamento.
Pur in assenza di un auspicato confronto con l’Amministrazione per una opportuna verifica sul funzionamento degli uffici e le criticità segnalate in più circostanze, nulla appare più attuale di quanto dichiarato da Ranuccio Bianchi Bandinelli, nella rivista Dialoghi d’Archeologia nel 1972 in merito a: la necessità di dare all’amministrazione strutture moderne e democratiche, di restituire ai funzionari scientifici la dignità di studiosi, sollevandoli dalla grottesca situazione di esercito della salvezza sparuto e sprovveduto, posto di fronte a un compito che non si desidera veramente venga eseguito, di affrontare e risolvere i problemi relativi alla qualificazione e alle carriere di tutto il personale.
Segnando una virgola e non un punto a questo risultato dell’Associazione, sentiamo di voler dedicare questo impegno a Giuseppe Chiarante, fondatore, con Giulio Carlo Argan nel 1991, dell’Associazione della quale è stato Presidente e attraverso la quale ha portato avanti con impegno molte battaglie per il patrimonio culturale italiano, a dieci anni dalla sua scomparsa.