Annali dell’Associazione Bianchi Bandinelli
n. 20 – 2009
Allarme Beni Culturali.
Conoscenza, Tutela, Valorizzazione a 60 anni dall’entrata in vigore della Costituzione (1 gennaio 1948) e a 70 anni dal Convegno dei Soprintendenti (4-6 luglio 1938)
a cura di Claudio Gamba
coordinamento scientifico di Marisa Dalai Emiliani
Atti della giornata tenuta il 17 novembre 2008 con un’appendice di documenti e materiali 2007-2009
«Annali dell’Associazione Bianchi Bandinelli», n. 20/2009, Iacobelli editore, Pavona di Albano Laziale (Roma) 2009.
Pagina sulla Giornata “ALLARME BENI CULTURALI”:
17 novembre 2008: giornata di confronto sul futuro dei beni culturali
Appello contro la nomina di un super-manager dei musei e la nuova Direzione generale
ALLARME BENI CULTURALI
Conoscenza, Tutela, Valorizzazione
a 60 anni dall’entrata in vigore della Costituzione (1 gennaio 1948) e
a 70 anni dal Convegno dei Soprintendenti (4-6 luglio 1938)
17 novembre 2008
Roma, Complesso Monumentale di San Michele a Ripa
Sala dello Stenditoio
Giornata di confronto promossa da
Associazione Bianchi Bandinelli
con l’adesione di
Assotecnici
Associazione per l’Economia della Cultura
Comitato per la Bellezza
Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI)
ICOM Italia (International Council of Museums)
Italia Nostra
PatrimonioSOS
Associazione Italiana Biblioteche (AIB)
Associazione Nazionale Archivistica Italiana (ANAI)
Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte (ANISA)
Associazione Italiana per le Scienze Etnoantropologiche (AISEA)
Consulta Nazionale Universitaria per l’Archeologia del Mondo Classico Consulta Nazionale Universitaria per la Storia dell’Arte
Società Italiana per i Musei e i Beni Demoetnoantropologici (SIMBDEA)
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Sommario del volume
Parte prima
ATTI DELLA GIORNATA DI CONFRONTO
“ALLARME BENI CULTURALI”
APERTURA DEI LAVORI E INTRODUZIONI
11 Saluto del Segretario Generale del MiBAC, Giuseppe Proietti
12 Marisa Dalai Emiliani
14 Roberto Cecchi
INDIRIZZI DI SALUTO DELLE ASSOCIAZIONI
19 Costanza Pratesi
21 Carla Bodo
23 Alberta Campitelli
24 Ferruccio Ferruzzi
27 Claudio Leombroni
28 Pierluigi Leone De Castris
29 Marisa Dalai Emiliani
INTERVENTI POLITICI
31 Vincenzo Maria Vita
33 Francesco Rutelli
TAVOLA ROTONDA
Il modello italiano di tutela del patrimonio culturale
Interventi di
40 Andrea Emiliani
42 Arturo Fittipaldi
46 Caterina Bon Valsassina
49 Giovanni Losavio
54 Michel Gras
56 Adriano La Regina
TAVOLA ROTONDA
Il sistema della tutela: né centralismo, né devoluzione, né burocrazia, né privatizzazione
Interventi di
60 Vittorio Emiliani
62 Giuseppe Chiarante
66 Pietro Petraroia
74 Alberto Asor Rosa
76 Paola Pelagatti
79 Vincenzo Padiglione
TAVOLA ROTONDA
Quali risorse, quale gestione, quale personale, quale valorizzazione?
Interventi di
86 Irene Berlingò
90 Massimo Montella
93 Liliana Pittarello
100 Barbara Fabjan
104 Marisa Dalai Emiliani
TAVOLA ROTONDA
Ricerca e conoscenza a fondamento della tutela: lo strumento del catalogo
Interventi di
106 Bruno Toscano
110 Mariarosaria Salvatore
113 Vito Lattanzi
117 Maria Andaloro
121 Bruno Toscano
122 Marisa Dalai Emiliani
Parte seconda
DOCUMENTI E MATERIALI 2007-2009
127 Documento delle Associazioni sulla riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali (28 marzo 2007)
146 Appelli e comunicati sui provvedimenti di riforma e riorganizzazione del MiBAC (2008-2009), con l’Appello del 17 novembre 2008 che ha raccolto 7.000 adesioni da ogni parte del mondo
171 Selezione dalla rassegna stampa (novembre-dicembre 2008)
201 David Freedberg, Per il futuro dell’inestimabile patrimonio artistico italiano (9 dicembre 2008)
205 Istituzione della Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale
(DPR 2 luglio 2009, n. 91, art. 1, 1.h)
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“Questa Giornata di confronto si tiene a settant’anni dal memorabile Convegno dei Soprintendenti, che preparò le leggi e provvedimenti di tutela del 1939, e a sessanta dall’entrata in vigore della nostra carta costituzionale, che pose la tutela del patrimonio e del paesaggio con lo sviluppo della cultura tra i suoi principi fondamentali (art. 9). L’iniziativa, che fa seguito a quelle già dedicate al patrimonio archivistico e librario, intende riproporre con forza l’interrogativo sul futuro delle strutture di salvaguardia del patrimonio italiano (in particolare sul destino delle Soprintendenze e sul drammatico decurtamento delle risorse), sul recupero possibile dei nessi vitali tra conoscenza, conservazione, tutela, valorizzazione, fruizione dei beni culturali, sulle forme auspicabili di reperimento delle risorse finanziarie e della loro gestione, sulle figure professionali della tutela e sulla loro formazione. In particolare si affronterà la questione dell’assetto del Ministero per i beni e le attività culturali e del sistema della tutela, ponendo a confronto le diverse posizioni in merito alle proposte di decentramento, ai rischi di privatizzazione e svendita del patrimonio, al contrasto tra l’originaria vocazione tecnico-scientifica degli organi di tutela e la loro progressiva burocratizzazione. Si tenterà di rilanciare la proposta di una struttura autonoma, agile, efficiente, in grado di coniugare le attività di ricerca con quelle di salvaguardia e valorizzazione” (dalla Presentazione dell’iniziativa).
Gli Atti riportano gli interventi pronunciati durante la Giornata, mantenendone sostanzialmente la successione e il tono discorsivo; in alcuni casi gli stessi autori hanno provveduto ad apportare modifiche e integrazioni ai testi. Le istituzioni che qualificano i relatori si riferiscono alla data dell’incontro.
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Dall’intervento di Marisa Dalai Emiliani (Associazione Bianchi Bandinelli):
Questa Giornata di incontro e di confronto – come l’abbiamo voluta definire – cade in un momento molto grave per il destino del patrimonio italiano. La decisione di organizzarla è solo di poche settimane fa e rientra nella tradizionale azione dell’Associazione Bianchi Bandinelli, che, da quando fu fondata da Giulio Carlo Argan nel 1991, opera con due diverse modalità: quella dei “tempi lunghi” dello studio, della ricerca, dell’analisi dei problemi, da proporre poi in pubbliche discussioni e da affidare alla pubblicazione nelle nostre due collane e, viceversa, quella del “pronto intervento”, quando scelte di politica culturale lo impongono e chiedono di aprire un dialogo immediato e serrato con il mondo politico e con il Governo.
La legge Finanziaria approvata nell’estate scorsa con la previsione di enormi tagli al bilancio del Ministero per i beni e le attività culturali (tagli da completare in un triennio fino a raggiungere la cifra impressionante di circa un miliardo di euro) aveva costituito già un segnale molto allarmante per noi, ma a spingerci a costruire, a tamburo battente, questa occasione, questo spazio libero di discussione e di proposta e prima ancora di riaffermazione di principi che riteniamo pietre angolari della nostra cultura, sono stati due fatti: da un lato l’emendamento – ritirato, ma che di nuovo sembra essere in discussione al Senato, introdotto nello schema di decreto sul federalismo fiscale in relazione ai fondi destinati a Roma Capitale (emendamento che prevede la devoluzione della tutela di tutto il patrimonio artistico e ambientale di Roma alla Soprintendenza comunale) –, dall’altro, la consapevolezza dell’imminente ennesima riforma della struttura del Ministero, che di fatto è stata presentata in forma di schema di decreto l’11 novembre ai Direttori Generali centrali e regionali e che il Consiglio dei Ministri deve approvare entro il 28 novembre. Lo schema di decreto prevede, come è noto, l’istituzione di una nuova Direzione Generale per i musei, le gallerie e la valorizzazione, con la parallela soppressione della Direzione per l’architettura e l’arte contemporanea, che ha avuto breve vita. Il nome del supermanager prescelto per dirigerla al di fuori dei ranghi e delle figure tecnico-scientifiche dell’Amministrazione, è stato reso noto soltanto due giorni fa con un Comunicato stampa del Ministro Bondi. Si tratta di Mario Resca, esperto di catene di distribuzione alimentare, in particolare di McDonald’s, e di gioco d’azzardo, come Presidente del Casinò di Campione.
Per riflettere e discutere di tutto questo avevamo invitato, prima di ogni altro e come nostro interlocutore privilegiato, il Ministro Bondi, che ha però declinato l’invito, così come i Presidenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato. Viceversa, altre personalità politiche hanno chiesto di intervenire, lo faranno nel corso della mattinata e naturalmente saranno le benvenute, perché noi abbiamo bisogno di essere ascoltati da tutte le forze politiche che si facciano carico dei problemi di cui parliamo. Aggiungo ancora che è stato Stefano Rodotà a ricordare recentemente una convinzione più volte ribadita dalla “Lady di ferro”, Margaret Thatcher: “La società non esiste, esistono solo gli intrecci e i conflitti di interessi corporativi”.
Ebbene, l’adesione compatta delle associazioni per la tutela e delle associazioni professionali del patrimonio a questa nostra iniziativa dimostra proprio il contrario: la società esiste, e le nostre Associazioni rappresentano la coscienza critica della società civile italiana, che chiede e pretende di essere ascoltata; e nessuno dica che ciò è il risultato di una spinta corporativa, anche perché il trattamento economico da difendere per chi opera in questo campo è, per lo più, ben misera cosa. Piuttosto, ci spinge la certezza condivisa che in gioco è la conservazione e la trasmissione di valori di una civiltà millenaria che non intendiamo permettere a nessun governo di svendere o dilapidare.