Riceviamo da Attilio Giovagnoli e Vittorio Emiliani un comunicato riguardante il destino del Teatro Galli di Rimini.
Lo storico Teatro, progettato da un grande architetto neoclassico, Luigi Poletti, fu bombardato nel ’43-44 dagli Alleati. Venne largamente distrutta la sala, ma rimase intatta la facciata col foyer perfettamente funzionante come sala di convegni, dibattiti, ecc.
Col sostegno di Renata Tebaldi e di maestri e musicisti come Abbado, Muti, Cagli, ecc. si è vanamente tentato di farlo ricostruire com’era e dov’era sulla base dei dettagliatissimi disegni di Luigi Poletti. E’ stato anche presentato un progetto filologico firmato e offerto gratuitamente da Pier Luigi Cervellati e da Elio Garzillo. Ha ricevuto l’approvazione del MiBAC, ma non quella delle Giunte comunali intestarditesi nel volere “ampliare” di 100-200 posti il vecchio funzionalissimo teatro.
Ora, con l’avallo della Direzione generale regionale, si “supera” la questione dei notevoli resti archeologici rivenuti sotto la platea e si va ad insidiare lo stesso retrostante e splendido Castel Sismondo attribuito con certezza a Filippo Brunelleschi.
Il testo integrale del comunicato: Rimini, la storia infinita del Teatro Galli 5.8.13