“La tutela come impegno civile”
Il Premio Ranuccio Bianchi Bandinelli è ormai alla quarta edizione. Nell’intitolare l’associazione a Ranuccio Bianchi Bandinelli, Giulio Carlo Argan si proponeva di valorizzare “l’opera di studioso, di organizzatore della cultura, di riformatore nel campo della politica di tutela” svolta da Bianchi Bandinelli, volendo sottolineare come l’attività scientifica di quest’ultimo fosse parte integrante del suo impegno di intellettuale nella società. Richiamando questo modello, l’associazione si propone di identificare e far conoscere un intervento in difesa del nostro patrimonio culturale che rivesta particolare significato sul piano civile.
Possono essere candidati studiosi, funzionari, come furono al livello più alto Ranuccio Bianchi Bandinelli e Giulio Carlo Argan, nonché i moltissimi che avvertono l’urgenza di difendere un patrimonio che l’incuria, il degrado, l’aggressione sistematica del paesaggio rischiano di cancellare: associazioni, fondazioni o enti senza scopo di lucro, gruppi, singoli che abbiano saputo sollecitare l’attenzione e l’interesse dell’opinione pubblica per la salvezza di un pezzo della nostra identità storica, che si tratti di un’attività, di un’opera, di un luogo o di un contesto.